Assertività

Molte persone si chiedono cosa sia l'assertività e come possa essere loro utile questo tipo di atteggiamento nella vita di tutti…

Molte persone si chiedono cosa sia l'assertività e come possa essere loro utile questo tipo di atteggiamento nella vita di tutti i giorni: negli ultimi due/tre anni questa parola viene usata così spesso da incuriosire chi non l'ha mai sentita pronunciare e ne vuole sapere di più. Con questo articolo forniremo una spiegazione chiara sul tema, cercando, come da nostra abitudine, di "andare al sodo" con esempi semplici e comprensibili anche per i non addetti ai lavori. Per chi poi volesse approfondire, oltre ai nostri corsi di formazione sul tema, sono stati scritti molti libri; in particolare, consigliamo la lettura del testo di due studiosi statunitensi, Robert E. Alberti e Micheal L. Emmons.

Assertività: definizione

Esistono tanti modi per definire l'assertività o il comportamento assertivo, ma in generale si può dire che l'assertività è "la capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e le proprie opinioni senza prevaricare o essere prevaricati". Vediamo meglio di cosa si tratta.

L'assertività è un atteggiamento

L'assertività è un atteggiamento che si esprime attraverso:

  • la capacità di utilizzare uno stile relazionale adeguato al contesto
  • la capacità di utilizzare una comunicazione coerente con l'obiettivo che si vuole raggiungere
  • l'abilità nel saper scegliere la strategia migliore per rapportarsi con gli altri in modo positivo

Il comportamento assertivo: quando si concretizza, quando è evidente? Un esempio pratico

Quello assertivo è un tipo di comportamento adottato da persone capaci di ascoltare gli altri senza interromperli e che cercano di capire cosa i loro interlocutori vogliono realmente dire (si stanno solo sfogando? Stanno cercando di esprimere un concetto e non utilizzano un linguaggio chiaro ed appropriato?). Chi utilizza uno stile assertivo, di  fronte ad un comportamento altrui che non lascia spazio e possibilità di espressione, prova a risolvere la situazione senza mettersi allo stesso livello dell'altro, utilizzando appunto la propria assertività.

Spieghiamolo con un esempio tratto dalla vita quotidiana.

Sei al supermercato, dopo aver trascorso una giornata che ti ha affaticato (il lavoro finito tardi o con tante criticità da gestire, lo studio impegnativo, la giornata un po' storta), e hai deciso di prendere qualcosa al banco della gastronomia. Prendi il numero per metterti in coda e, quando arriva il tuo turno, una persona ti scavalca ed inizia ad ordinare all'addetto al banco. Cosa fai? Come ti comporti? Come reagisci?

Le reazioni possono essere diverse: rispondiamo "incasellando" le reazioni in tre comportamenti differenti.

  1. Reagisci lamentandoti con la persona, dicendole in tono aggressivo che non è il suo turno, ma il tuo, che tocca a te e che è stata maleducata a passarti davanti. Se ti comporti così, si può dire che il tuo comportamento sia stato "assertivo"? Decisamente no. No, perché parti dal presupposto che l'altro l'abbia fatto intenzionalmente per prevaricarti, ma magari non si è accorto di te e non vedendo nessuno si è fatto avanti. Questo è un atteggiamento "aggressivo", che non tiene assolutamente in considerazione l'altro e dà per scontato che abbia agito in quel modo solo per danneggiarci.
  2. Reagisci stando in silenzio e lasciando che l'altra persona ti passi davanti: pur accorgendoti che non è il suo turno rimani in silenzio, seppur un po' amareggiato. Anche in questo caso non si può dire che il comportamento sia molto assertivo. Anzi, questo tipo di comportamento si chiama "passivo": la persona tende a voler rendere tutte le situazioni "accomodanti", in modo tale da non entrare in conflitto con gli altri, anche se si ha palesemente ragione. Alla lunga questo atteggiamento non si dimostra utile anzi, può provocare somatizzazioni e problemi di salute in chi lo adotta frequentemente.
  3. Prima di agire valuti la situazione, capisci che non hai particolare fretta e puoi lasciar passare la persona? Può essere una soluzione, ma non è ancora un comportamento assertivo, potrebbe essere anche in questo caso passivo. Come mai non è assertivo?

                                                     

 Comunicazione assertiva

Il valutare la situazione e lasciar correre, come espresso nell'esempio di qualche riga fa, non si può definire come comportamento assertivo se non viene comunicato. E' necessario, per esprimere la nostra assertività, metterci in relazione con l'altro, comunicare con lui. Nell'esempio descritto in questa pagina, la persona avrebbe dovuto, dopo aver valutato la situazione, comunicarlo all'altro, con una frase del genere "Mi scusi, ora è il mio turno, ma visto che ha già ordinato continui pure, non ho fretta, non si preoccupi" senza ovviamente dare alla frase un tono sarcastico o ironico. L'assertività, o meglio il comportamento assertivo, si esprime attraverso un riconoscimento della situazione ed una sua successiva gestione positiva, non intrusiva, moderata, ma decisa. Per diventare assertivi esistono degli esercizi (che noi spieghiamo nei nostri corsi di comunicazione assertiva),  ma tutto sta inizialmente nel desiderio della persona di dare una svolta al proprio comportamento abituale.

Inoltre il concetto di assertività è strettamente legato a temi quali l'autostima, la comunicazione efficace, la capacità di gestire situazioni altamente stressanti (a casa, sul lavoro, nella pratica sportiva), la presa di decisioni e la gestione dei conflitti, il gestire il proprio tempo ed il parlare in pubblico.

Insomma, l'assertività è un atteggiamento che si riverbera nelle attività quotidiane. Può sembrare inizialmente difficile da credere, ma da un buon comportamento assertivo dipendono anche le scelte che compiamo ogni giorno (l'esempio del supermercato citato poco fa è emblematico) e che un po' alla volta danno una direzione alla nostra vita. Per questo motivo, un'attività come il coaching può aiutare chi è alla ricerca di un miglioramento nel proprio comportamento: ci è capitato spesso di aiutare le persone nella loro fase di cambiamento/miglioramento, erogando percorsi di coaching individuale. Qui è possibile leggere qualche testimonianaza.

Come diventare assertivi: qualche consiglio pratico

Di seguito forniamo qualche consiglio per chi volesse provare ad esercitarsi a diventare più efficace nella gestione del rapporto con gli altri. Si tratta di esercizi da svolgere a livello verbale: è solo un primo passo, un comportamento assertivo infatti dovrà poi essere congruente con il tono di voce, la postura e la mimica facciale.

Questi esercizi sono immediatamente applicabili, occorre solo un po' di impegno e di buona volontà.

  • Usare frasi in prima persona, assumendosi la responsabilità dei propri pensieri: da "Dici che si debba andare al supermercato?" a "Penso che sia meglio andare a fare la spesa".
  • Usare verbi che esprimo punti di vista e non dogmi assoluti: io penso, io credo, io ritengo, io vorrei, mi piacerebbe e non "si deve, bisogna").
  • Utilizzare frasi di supporto e apertura (Cosa ne pensi? Tu come la vedi? Secondo te come stanno le cose?...).
  • Usare frasi cooperative che includono il NOI, che coinvolgono (facciamo, proviamo, pensiamo…).
  • Usare frasi che parlano principalmente dei fatti, degli eventi, delle cose, non delle persone (esercizio difficile ma molto utile)
  • Muovere critiche va bene, purchè siano sempre dirette ai comportamenti , episodi specifici già accaduti, MAI alla persona a possibili comportamenti futuri (qui consigliamo un'interessantissima e semplice lettura: L'One Minute Manager, libretto agile e ricco di spunti utili per la vita aziendale e familiare).

Con questo articolo, basato sull'esempio descritto (cosa che pensiamo sia accaduta ad ognuno di noi), abbiamo voluto dare una spiegazione molto pratica della parola assertività nella comunicazione, sempre più diffusa, ma ancora poco conosciuta.

Per chi volesse saperne di più e partecipare ad uno dei corsi di formazione tenuti dalla dott.ssa Alexandra Kitsos, può visitare la pagina dei corsi di formazione dedicata ai privati o quella dedicata alla formazione aziendale ed iscriversi o richiedere informazioni tramite l'apposito form di contatto.