Cos'è il bilancio di competenze?

Molte persone si chiedono cosa sia ed a cosa possa servire un bilancio di competenze, attività che negli ultimi cinque…

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Molte persone si chiedono cosa sia ed a cosa possa servire un bilancio di competenze, attività che negli ultimi cinque anni si è diffusa sempre più, ma che presenta per alcuni un alone di mistero. Vediamo insieme di cosa si tratta e come può risultare utile, sia alla persona che all’azienda che dovesse decidere di far partecipare i suoi dipendenti.

Definire il bilancio delle competenze

E’ una tecnica di autovalutazione nata in Canada che, a partire dal 1991,  è stata utilizzata nell’orientamento scolastico in Francia e che successivamente, dal 2003, è stata introdotta anche in Italia, tramite la riforma Biagi, che ne ha regolamentato l’uso. Sul sito di Eures si possono trovare tutte le specifiche inerenti  la normativa.

A cosa serve?

La finalità di questo metodo è analizzare le competenze personali e professionali allo scopo di determinare un progetto professionale od un progetto di formazione.

In poche parole, serve per misurare il gap esistente tra la preparazione della persona - in termini sia teorici che pratici -  e le necessità formative dettate dal mondo scolastico e del lavoro.

Molto spesso viene anche utilizzato il termine mappatura delle competenze per indicare un processo di presa di coscienza (da parte dell’azienda in particolare), delle competenze che le persone al proprio interno possiedono, tramite una valutazione svolta intervistando le persone che fanno parte della propria organizzazione.

Aziendalmente a cosa serve un bilancio di competenze?

 “Quando ci troviamo a realizzare un progetto di mappatura delle competenze nelle aziende – dice Alexandra Kitsos di QJOB – il progetto ha sempre diversi obiettivi intermedi, ma la finalità è la stessa: aiutare l’azienda a conoscere meglio cosa sanno fare e cosa possono fare le persone, per permetterle di diventare più conscia delle proprie potenzialità e decidere come impiegare al meglio le proprie persone, aumentandone la soddisfazione e costruendo con esse un progetto di carriera”.

Un progetto in generale serve per:

  • Conoscere e valorizzare le competenze dei propri dipendenti
  • Sostenere un sistema premiante
  • Svolgere azioni di replacement – job rotation
  • Fornire linee gestionali ai manager
  • Creare piani di carriera

Ed alla persona che vantaggi può portare?

Focalizzare le proprie motivazioni ed i propri obiettivi, all’interno di un processo di orientamento lavorativo, soprattutto per persone che sono alla ricerca di nuovi obiettivi professionali”, continua Alexandra Kitsos,  “sia che lavorino all’interno di un’azienda e desiderino scoprire quali nuovi traguardi raggiungere, sia che siano alla ricerca di un nuovo impiego e vogliano dunque mettere nero su bianco le proprie competenze, per presentarsi con maggiore efficacia presso altre realtà”.

Oggi dunque diventa importante identificare le proprie capacità e le proprie potenzialità?

 “Sì, in un mercato sempre più competitivo, le aziende scelgono persone per le competenze che hanno (non solo tecniche, ma anche relazionali), basti pensare a mercati quali le biotecnologie o l’informatica, in cui la chiarezza, anche da parte del lavoratore, in fatto di competenze, non è di certo secondaria”.

Come si realizza ed in quanto tempo?

Un’attività di mappatura o di bilancio di competenze si realizza in un tempo compreso tra le dieci e le venti ore di lavoro, realizzando sessioni di circa novanta minuti ciascuna. Poi, aziendalmente, a seconda di quali obiettivi si vogliono raggiungere, le ore possono aumentare o diminuire, ma non scendere sotto le dieci per persona.

Quali strumenti si utilizzano?

Oltre al dialogo che si instaura con l’intervista, sono usati questionari, griglie di valutazione ed autovalutazione. Al termine dell'attività viene prodotto un report contenente un dossier personale delle competenze.

Chi lo guida in genere?

In genere se ne occupa una persona esperta di orientamento lavorativo, che può essere un coach, uno psicologo del lavoro o in generale esperti del settore risorse umane.

L'importante, avendo a che fare con persone, è avere chiaro l'obiettivo, saper fare le domande giuste, rimanere nei tempi ottenendo le informazioni essenziali alla buona riuscita del progetto.

Con questo articolo abbiamo voluto approfondire il tema del bilancio di competenze, per aiutare chi è alla ricerca di informazioni pratiche e per diffondere ulteriormente questo utilissimo sistema per la valutazione delle competenze.