Scoperte ed invenzioni per produrre energia

Oggi parliamo di scoperte ed invenzioni relative all'ambito energetico che cambieranno le nostre vite in futuro.

Oggi parliamo di scoperte ed invenzioni relative all'ambito energetico che cambieranno le nostre vite in futuro. Buona lettura!

Da lievito a Biodiesel

Attualmente i grandi veicoli hanno bisogno di un combustibile potente, efficiente e ad alta capacità energetica, come il diesel, che però è ricavabile da combustibili fossili. I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) hanno trovato un’alternativa a questi ultimi grazie ai risultati ottenuti dalle loro ricerche in materia di biodiesel, ovvero combustibili che combinano l’efficienza del diesel con la sostenibilità dell’energia rinnovabile. Il loro studio si basa su cellule di lievito geneticamente riprogrammate per trasformare gli zuccheri in lipidi. Tali cellule potrebbero essere applicate a carburanti ad alta energia, come il diesel, per renderli ecosostenibili. Il lievito utilizzato è il Yarrowia lipolytica che, per natura, produce grandi quantità di lipidi. Il team ha modificato geneticamente un ceppo di questi microrganismi, intervenendo sul loro metabolismo per aumentare la loro produzione di lipidi e far sì che fossero in grado di produrre carburanti a rendimento molto elevato. Finora è stato possibile ricavare il 75% del potenziale di questo lievito, mentre il 25% restante sarà oggetto di analisi successive.

94 anni e non sentirli: Goodenough inventa una nuova batteria

Alla fine degli anni ‘70 John Goodenough, scienziato all’Università di Austin, in Texas, ha contribuito a sviluppare la batteria agli ioni di litio che viene utilizzata tutti i giorni per il funzionamento di smartphone, tablet, laptop e auto elettriche. Nonostante i suoi 94 anni, Goodenough continua a lavorare alla Facoltà d’ingegneria Cockrell per cercare soluzioni più innovative per l’accumulo dell’energia. E le sue ricerche stanno dando i loro frutti: lo scienziato ha inventato un altro alimentatore in grado di immagazzinare una quantità di energia tre volte superiore rispetto al precedente, con le stesse dimensioni e con una ricarica rapida. Si tratta di una batteria “a stato solido” che sfrutta un elettrolita in vetro che consente di lavorare a temperature estreme(tra -20°C e +60°C), prevenendo cortocircuiti ed esplosioni. Inoltre, l’uso di elettroliti di vetro permette di sostituire il litio con il sodio, più facile da reperire su scala globale. La nuova batteria ha un ciclo di vita lungo, perfetto per dare energia alle auto elettriche e per essere ricaricata con l’energia prodotta da impianti solari ed eolici. Ora, i ricercatori stanno stringendo accordi di collaborazione con i produttori di batterie per la realizzazione di prototipi da testare sui veicoli elettrici per verificarne l’effettiva efficienza.

Trasformare l’anidride carbonica in energia

I ricercatori della Duke University hanno trovato un modo di convertire l'anidride carbonica in metano utilizzando i raggi ultravioletti come fonte di energia. Il catalizzatore ideale è rappresentato dalle nanoparticelle di rodio, un metallo di transizione raro e molto riflettente. Quando le nanoparticelle vengono riscaldate a 300°C producono metano e monossido di carbonio in parti uguali. Se, invece, vengono illuminate con Led ultravioletti ad alta potenza, si ottiene esclusivamente metano e nessuna sostanza indesiderata. Questa scoperta permetterebbe di ridurre i livelli di CO2 in atmosfera convertendola in metano, elemento chiave per molti combustibili. Il passo successivo del team è di arrivare ad utilizzare la luce del sole come catalizzatore.

 

A partire da quanto presentato in questo articolo, notiamo come cambino e vengano migliorate continuamente le fonti di energia che utilizziamo. Al prossimo articolo!