Come combattere l'inquinamento

Oggi vi presentiamo tre modi innovativi con cui combattere l'inquinamento. Buona lettura! Una nuova spugna che assorbe il petrolio e ripulisce…

Oggi vi presentiamo tre modi innovativi con cui combattere l'inquinamento. Buona lettura!

Una nuova spugna che assorbe il petrolio e ripulisce i mari

I riversamenti di petrolio sono tra i danni ambientali più difficili da ripulire, poichè esigono procedimenti lunghi e costosi, necessitano di apparecchiature specifiche per separare l’olio dall’acqua e, per raggiungere buoni risultati, richiedono delle vere e proprie squadre di volontari che lavorino su turni per non fermare le fasi di pulizia. Tuttavia, l'Argonne National Laboratory dell'Illinois sembra aver risolto questi problemi grazie all’ideazione di una spugna chiamata Oleo Sponge che assorbe una quantità di idrocarburi pari a 90 volte il suo peso e che può essere riutilizzata; infatti, se strizzata come una qualsiasi spugna, rilascia il petrolio assorbito e può riprendere il lavoro di pulizia. Essa è costituita da materiali plastici, quali poliuretano e poliammidi, ed è rivestita da molecole di silano, un composto chimico che attira il petrolio. Oleo Sponge sembra essere la soluzione per contrastare le fuoriuscite di petrolio, devastanti per la vita marina. Attualmente, gli scienziati pensano che potrebbe essere pronta all'uso in meno di cinque anni.

The Breath, il tessuto che purifica l'aria

The Breath” è il nuovo tessuto sviluppato dalla startup Anemotech che viene utilizzato per realizzare cartelloni pubblicitari, tendaggi, quadri o stampe per arredare la casa. La sua particolarità è di assorbire, bloccare e disgregare le molecole inquinanti presenti nell’atmosfera, senza il bisogno di comandi esterni. Questa innovativa tecnologia ambientale sfrutta il naturale ricircolo dell’aria per catturare i veleni e garantisce performance sostenibili per un anno e una costante riduzione dell’inquinamento di circa il 20%. Tale funzione è resa possibile dall’unione tra gli strati esterni in tessuto tridimensionale idrorepellente e lo strato intermedio in fibra di carbonio attivo, realizzato con nanotecnologie, che consente di assimilare le sostanze inquinanti. In questo modo potremo combattere l’inquinamento delle nostre città e ridurre il rischio di incorrere in patologie cardio-respiratorie e tumorali.

Capire se l'aria è inquinata grazie ad Aerochromics

L’artista e designer newyorkese Nikolas Bentel ha lanciato la sua innovativa linea di abbigliamento Aerochromics. Essa comprende capi in cotone dotati di sensori high-tech che monitorano, in tempo reale, la qualità dell’aria che respiriamo. La linea è composta attualmente da tre diversi modelli con funzioni differenti: i sensori installati nel tessuto permettono di rilevare la presenza di polveri sottili, monossido di carbonio o radiazioni.  All’aumentare dell’inquinamento esse cambiano colore passando da nere a bianche. Il pattern del capo d’abbigliamento si rivela completamente a 160 AQI. Queste magliette, dunque, contribuiscono ad aumentare la consapevolezza, da parte di coloro che le indossano, della qualità dell’aria che respirano.

 

Nel complesso, in Italia sono diminuite le emissioni dei cinque inquinanti più dannosi per salute e per l'ecosistema, ovvero il biossido di zolfo, il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto, i composti organici volatili non metanici e le polveri sottili, tuttavia, dobbiamo ancora fare molta strada per raggiungere i limiti previsti dall'UE per il 2030. Al prossimo articolo!