Idee innovative per la cura dei pazienti

In questo articolo vi proponiamo alcune idee innovative che sono state sviluppate per rendere più efficienti le cure fornite a…

In questo articolo vi proponiamo alcune idee innovative che sono state sviluppate per rendere più efficienti le cure fornite a pazienti affetti da diverse patologie o sindromi.

Progetti per aiutare i pazienti affetti da Sclerosi Multipla

Sono stati scelti come vincitori della 1° Edizione del Premio Merck in Neurologia due progetti volti a diagnosticare i problemi nel movimento dei pazienti affetti da sclerosi multipla e a rendere più efficaci i percorsi di riabilitazione. Il progetto iGlove è stato messo a punto nel Dipartimento di Scienze della Salute all’Università degli Studi di Genova; si tratta di un guanto con sensori capace di quantificare il danno motorio agli arti superiori dei pazienti, utile come elemento predittivo della disabilità. Il secondo progetto realizzato dalla Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Milano, il Dipartimento di Neuroriabilitazione dell’Istituto Auxologico di Milano e il Dipartimento di Neuroriabilitazione di Villa Beretta di Costamasnaga - Ospedale Valduce di Como, prevede l’utilizzo di una piattaforma informatica e di videogiochi realizzati ad hoc per un percorso riabilitativo personalizzato data la diffusione dei problemi di disequilibrio tra i pazienti affetti da sclerosi multipla.

Individuare segni precoci di autismo tramite risonanza magnetica

Attualmente non esiste una cura per l’autismo, tuttavia formulare una diagnosi e realizzare degli interventi tempestivamente, possono aiutare a migliorare le capacità cognitive e l’inserimento sociale dei bambini che rischiano di sviluppare tale disturbo. I ricercatori dell’Università del North Carolina hanno realizzato uno studio, finanziato dai National Institutes of Health, che prevedeva l’utilizzo della risonanza magnetica durante il sonno per valutare le differenze nello sviluppo cerebrale di diversi bambini. I dati raccolti sono stati inseriti in un programma computerizzato che, in base alla forma e alle dimensioni del cervello, ha classificato i bambini maggiormente a rischio di autismo all’età di 2 anni. L’algoritmo prodotto è stato applicato su un gruppo separato di partecipanti allo studio. Il risultato è che i segni cerebrali individuati hanno permesso di identificare con successo 8 su 10 bambini che effettivamente si sono poi ammalati a 2 anni.

Aumentare le possibilità di trapianto con l'aferesi terapeutica

In soli tre anni Aferetica ha costruito, in un prefabbricato dell’incubatore del Distretto Biomedicale di Mirandola, un “cantiere” per soluzioni terapeutiche innovative. La startup ha sviluppato con CytoSorbents Corporation, l’aferesi terapeutica, ovvero il procedimento di depurazione del sangue da cellule, molecole e altri fattori responsabili dello sviluppo e del corso di numerose sindromi e patologie. L’obiettivo è di avviare l’uso di terapie aferetiche nell’ambito del trapianto. Infatti, a fronte della scarsità degli organi destinati al trapianto, Aferetica sta portando avanti un progetto innovativo in cui l’aferesi viene applicata nel ricondizionamento, ovvero durante la perfusione Ex vivo degli organi prelevati e destinati al trapianto. In questo modo, è possibile purificare gli organi rendendoli trapiantabili. La depurazione garantisce l’aumento del numero di organi disponibili del 20% o 30%. 

 

Ogni giorno la ricerca fa passi avanti per migliorare le condizioni di vita delle persone. Lasciate un commento per dirci cosa ne pensate! A giovedì prossimo!