Invenzioni per le esplorazioni spaziali

In questo articolo vi parliamo di alcune invenzioni che agevoleranno le esplorazioni spaziali. Buona lettura! Il satellite più leggero del mondo Rifath…

In questo articolo vi parliamo di alcune invenzioni che agevoleranno le esplorazioni spaziali. Buona lettura!

Il satellite più leggero del mondo

Rifath Shaarook, un ragazzo indiano di soli 18 anni, ha progettato e realizzato il satellite più leggero di sempre: si chiama KalamSat ed è un cubo di appena 64 grammi con un piccolo computer di bordo e otto sensori incorporati per misurare l'accelerazione, la rotazione e la magnetosfera terrestre. Il dispositivo ha conquistato il primo posto nella competizione internazionale “Cubes in Space”, un progetto organizzato con il supporto della NASA e del Colorado Space Grant Consortium per studenti appassionati di scienze aerospaziali. La NASA lo lancerà il prossimo 21 giugno dalla base Wallops Flight Facility, in Virginia, per una missione sub-orbitale di quattro ore. Il satellite rimarrà per 12 minuti in condizioni di microgravità in modo tale da testare la resistenza della sua struttura esterna in fibra di carbonio stampata in 3D.

Il nuovo super tessuto della NASA

Nei laboratori del JPL della NASA è stato messo a punto un nuovo materiale costituito da numerosi tasselli di metallo stampati in 3D; i costi per realizzarlo sono relativamente contenuti dato che i singoli elementi che lo compongono non vengono prodotti separatamente e poi assemblati, ma stampati direttamente nella loro configurazione definitiva. Il vantaggio di questo tessuto è che si presta a molteplici utilizzi: gli ingegneri lo adopereranno per costruire antenne flessibili e leggere da dispiegare nel cosmo e per realizzare schermature per navicelle e tute spaziali. Il super tessuto, infatti, ha una faccia lucida in grado di riflettere luce e calore, quindi ottima per evitare il surriscaldamento, e una faccia opaca che trattiene il calore e può essere utilizzata per isolare i veicoli spaziali inviati su pianeti particolarmente freddi. Le navicelle del futuro potrebbero essere realizzate in un singolo processo di stampa, anziché essere assemblate da migliaia di pezzi, ciascuno dei quali soggetto a rotture e guasti.

Una maglietta smart per gli astronauti

L’astronauta dell’ESA, Thomas Pesquet, rientrerà dalla Stazione Spaziale Internazionale il 2 giugno, dopo avervi trascorso sei mesi. Durante la sua permanenza, ha testato una maglietta smart, realizzata con un tessuto rivestito di sensori per il monitoraggio delle sue condizioni fisiche. Questa maglietta è capace di inviare tutte le informazioni direttamente ad un’app, alla quale gli scienziati di Terra possono accedere in tempo reale per analizzare le sue performance. Tramite questo indumento è stato possibile rilevare il battito cardiaco di Pesquet durante l’attività sportiva con la Cevis, una sorta di “bicicletta spaziale” che rappresenta uno dei pezzi forti della palestra orbitante degli astronauti.

 

La realizzazione di nuove tecnologie è necessaria per supportare le attività degli astronauti e per poter svolgere esplorazioni spaziali in sicurezza. A giovedì prossimo!