Novità per i prossimi anni scolastici

In questo articolo presentiamo tre delle moltissime novità che coinvolgeranno studenti e docenti a partire da quest’anno scolastico. Buona lettura! Università…

In questo articolo presentiamo tre delle moltissime novità che coinvolgeranno studenti e docenti a partire da quest’anno scolastico. Buona lettura!

Università gratis in base al reddito e al merito

Grazie alla Legge di Bilancio, da quest’anno studiare nelle università statali costerà meno. In particolare, le matricole che rientrano nella fascia di reddito Isee inferiore a 13.000 euro, non dovranno pagare l'iscrizione, ma solo la tassa regionale per il diritto allo studio ed il bollo; in questo modo, le famiglie potranno risparmiare fino a 500 euro rispetto agli anni passati. L'iscrizione sarà gratis anche per gli studenti iscritti agli anni successivi al primo, a condizione che siano in corso o al primo anno fuori corso e che abbiano raggiunto uno specifico numero di crediti formativi: per l’iscrizione al secondo anno accademico, la soglia minima è fissata a 10 CFU, mentre per l’iscrizione al terzo anno è necessario aver maturato 25 CFU. La Legge del Bilancio introduce, inoltre, alcuni sconti anche per gli studenti in regola che rientrano nella fascia di reddito Isee superiore a 13.000 euro ma inferiore a 30.000 euro. Per loro, l'importo massimo da pagare è pari al 7% della quota di Isee eccedente i 13.000 euro. Per gli iscritti fuori corso da più di un anno, invece, l'importo sale e può arrivare fino al 50% della differenza Isee, con un minimo dovuto per legge di 200 euro. Infine, i dottorandi che non sono beneficiari di borsa di studio, saranno esonerati dal pagamento delle tasse a prescindere dal loro reddito.

Avvio alla sperimentazione per avere superiori quadriennali

Il mese scorso, la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli ha firmato il decreto che dà il via ad un piano nazionale di sperimentazione per "accorciare" la durata degli studi a quattro anni e, quindi, permettere agli studenti di concludere la scuola secondaria a 18 anni, come già accade in diversi Paesi europei. La sperimentazione inizierà nel 2018 e verrà condotta su cento classi di licei e di istituti tecnici che potranno candidarsi inoltrando un’apposita domanda al Ministero entro il 30 settembre. L’anno 2017-2018 servirà quindi per raccogliere le candidature ed esaminarle. Agli studenti dovrà essere garantito il raggiungimento di tutti gli obiettivi specifici di apprendimento del percorso di studi scelto. Nel corso del quadriennio, un Comitato scientifico nazionale valuterà l’andamento del Piano di innovazione e predisporrà annualmente una relazione che sarà trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Nuove regole per l’abilitazione all’insegnamento

Dal Ministero dell’Istruzione arrivano nuove regole riguardanti la modalità di acquisizione dei crediti formativi universitari o accademici necessari per l'abilitazione all'insegnamento. Nello specifico, tutti i laureati potranno partecipare a concorsi a cattedra, a patto che abbiano conseguito 24 crediti universitari in settori formativi psico-antropo-pedagogici o nelle metodologie didattiche. Il decreto specifica che chi ancora non si è laureato, potrà integrare i crediti formativi mancanti a titolo gratuito, mentre chi è già laureato e deve integrare gli esami potrà farlo pagando al massimo 500 euro, che saranno ridotti in proporzione al reddito e al numero di crediti da conseguire. I crediti potranno essere acquisiti esclusivamente presso enti interni al sistema universitario o dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Inoltre, il numero degli esami “riconoscibili” per i 24 cfu presso i diversi settori scientifico-disciplinari è stato molto ampliato. 

 

Oggi abbiamo parlato dell'attuazione di nuovi decreti riguardanti la scuola e l'università. Fateci sapere cosa ne pensate! A lunedì prossimo!