Come aumentare l’impegno e la retention del personale

Per “employee retention” si intende la capacità di un’organizzazione di mantenere il personale nel tempo, puntando sulla sua soddisfazione. La…

Per “employee retention” si intende la capacità di un’organizzazione di mantenere il personale nel tempo, puntando sulla sua soddisfazione. La fuoriuscita di un dipendente provoca una perdita di esperienza e competenze, e può causare demotivazione e destabilizzazione in coloro che restano. Inoltre, l’assunzione di una nuova risorsa comporta un dispendio di tempo e denaro non indifferente. In questo articolo parliamo di una ricerca che ha portato all’individuazione di alcuni fattori che contribuiscono ad aumentare il livello di soddisfazione del personale e, dunque, la retention.

Individuare nuove misure di employee retention

Per capire come i datori di lavoro possano aumentare la retention del personale, FSG e Hart Research Associates hanno intervistato più di 1.200 i dipendenti entry-level di età compresa tra i 17 e i 24 anni e dozzine di aziende. I giovani coinvolti in questa ricerca hanno lavorato in un'ampia varietà di settori, tra cui assistenza sanitaria, produzione, vendita al dettaglio ed ospitalità. Sono emersi cinque fattori chiave che contribuiscono a migliorare l’impegno e la retention dei dipendenti.

Strategie per alimentare il livello di soddisfazione del personale

Ecco quali sono i fattori che contribuiscono ad aumentare la retention del personale:

1. Formare i dirigenti affinché supportino il proprio team

Per valutare la soddisfazione lavorativa, veniva chiesto agli intervistati come pensavano che il loro manager li trattasse. Quasi il 50% delle donne e il 40% degli uomini hanno riferito di aver avuto difficoltà sul lavoro perché ritenevano di essere stati trattati ingiustamente. Per gli intervistati, essere trattati in modo equo e rispettoso è più importante delle loro entrate. Dunque, è necessario investire nella formazione dei manager affinché imparino a gestire e a supportare il proprio team.

2. Offrire opportunità di sviluppo professionale

Dalla ricerca è emerso che vi è più probabilità che i giovani mantengano il loro posto di lavoro per più di un anno se esso rappresenta un trampolino di lancio per la loro carriera. Tuttavia, solo il 35% degli intervistati ha descritto il lavoro attuale in questi termini. I datori di lavoro dovrebbero offrire opportunità chiare e significative per la crescita professionale all'interno dell'azienda e sostenere i percorsi scolastici che i giovani desiderano intraprendere. Infatti, coloro che oltre a lavorare hanno la possibilità di proseguire gli studi, tendono a mantenere attuale lavoro.

3. Lavorare sull’inclusione, non solo sulla diversità

La ricerca ha rivelato la presenza di disparità di genere e di appartenenza etnica negli impieghi degli intervistati. Ad esempio, il gruppo che era meno incline a vedere il proprio lavoro come un primo passo per l’avvio della propria carriera era rappresentato da donne afro-americane. I datori di lavoro dovrebbero creare ambienti di lavoro più vario ed inclusivo.

4. Adottare pratiche di programmazione comprovate

L’83% degli intervistati ha affermato che sarebbe più incline a mantenere il proprio posto lavorativo se avesse più controllo sulla programmazione del lavoro. Gli aspetti più importanti della pianificazione, individuati dai giovani, sono la prevedibilità e la flessibilità. I giovani vogliono conoscere in anticipo i giorni e le ore in cui lavoreranno e desiderano che i manager siano più flessibili quando si verificano eventi imprevisti al di fuori del lavoro, come problemi di malattia o di trasporto.

5. Offrire l'accesso a benefici e l’opportunità di lavorare più ore

Non sorprende che i giovani apprezzino benefici, stipendi ed orari convenienti. In particolare, da questa indagine è emerso che il beneficio più importante riguarda l'assicurazione sanitaria. Il 61% degli intervistati ha dichiarato di faticare ad arrivare alla fine dell’anno e più del 50% desidera lavorare più ore. Infatti, per i lavoratori part-time, il numero di ore lavorative è importante quanto la retribuzione. Offrire al personale ore aggiuntive piuttosto che assumere nuovi lavoratori, può essere un modo per risparmiare sui costi e migliorare la soddisfazione dei dipendenti.

Le strategie individuate in questa ricerca possono essere d’aiuto per creare un clima organizzativo sereno e per alimentare il livello di soddisfazione e motivazione dei dipendenti, al fine di raggiungere gli obbiettivi aziendali.