Decisamente un grande successo, arrivato grazie ad un grande lavoro di squadra.

Ci ho pensato e ripensato e questa è la sintesi che più si addice all'evento 2018 di TEDxVicenza.

Quando sabato scorso sono entrato al Teatro Comunale di Vicenza, ho avuto da subito l'impressione di essere finito all'interno di una situazione coinvolgente e stimolante. 

L'attenzione ai particolari mi ha fatto capire che sarebbe stato un grande evento: il caffè di benvenuto, la bag (una chicca), i "Tonki" con cui comporre una gigantesca X coinvolgendo da subito il pubblico, la scenografia, la musica di attesa, i moltissimi volontari che mi hanno guidato sino al posto e dato istruzioni su come usare l'innovativo sistema di traduzione simultanea, gli oggetti presenti nella bag, non solo da portare a casa ma da usare in diversi momenti dello show....insomma le premesse c'erano tutte e tutte di altissimo profilo.

Gli speaker

Il cuore dell'evento TEDx è ovviamente rappresentato dai talk, dagli speaker, dalle loro appassionanti e coinvolgenti storie. Il parterre di relatori mi è particolarmente piaciuto, non c'è stato modo di annoiarsi, anzi a volte avrei sentito la necessità di fermare lo spettacolo per condividere con chi era al mio fianco le impressioni appena maturate...ma per questo ci sono state le pause, i coffee break e la cena (anche questi momenti molto curati). 

Storie avvincenti, storie "normali" all'interno delle quali ho trovato spesso il tema di quest'anno, il me che diventa noi e che permette di accedere a mete altrimenti irraggiungibili. Un grande messaggio lanciato da Vicenza non solo alla comunità TED, ma anche e soprattutto a chi ogni giorno, spesso anche inconsapevolmente, stringe legami e relazioni che creano una fitta rete, un network che permette alle persone di conoscersi, migliorarsi e costruire un Noi globale  utile non solo alla propria vita, ma a tutto il sistema.

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