Una nuova scoperta sul dolore neuropatico

Il dolore neuropatico è un dolore cronico provocato dal fatto che le fibre nervose trasmettono segnali errati ai centri del…

Il dolore neuropatico è un dolore cronico provocato dal fatto che le fibre nervose trasmettono segnali errati ai centri del dolore. Questa disfunzione dell'attività neurologica provoca quindi sensazioni dolorose anche in assenza di un danno reale, oppure interessano le zone limitrofe all'effettiva presenza di un disturbo, che diventano quindi altamente sensibili al dolore. Dunque, si tratta di una malattia debilitante che comporta significativi costi sociali. Le attuali forme di trattamento, basate essenzialmente sull'utilizzo off-label di farmaci come antidepressivi e antiepilettici, sono inefficaci: meno del 50% dei pazienti ottiene una significativa riduzione del dolore. Inoltre, tali trattamenti possono causare importanti effetti collaterali. I ricercatori dell'Istituto di Neuroscienze di Montpellier (INSERM / Université de Montpellier) e del Laboratorio di innovazione terapeutica (CNRS / Université de Strasbourg) hanno scoperto il meccanismo alla base della comparsa e della persistenza del dolore. Sulla base della loro scoperta, è stato sviluppato un trattamento innovativo che produce, in soggetti animali, un effetto terapeutico immediato, robusto e duraturo sui sintomi del dolore. Questo studio è stato pubblicato su Nature Communications.

Cosa causa la cronicizzazione del dolore

I ricercatori hanno rilevato il ruolo inaspettato della molecola FLT3 nel dolore cronico, prodotta dalle cellule staminali ematopoietiche che generano tutte le cellule del sangue. Il dolore neuropatico è causato da una lesione dei nervi periferici dovuta a malattie come diabete, cancro o fuoco di Sant'Antonio, o a traumi correlati a incidenti o interventi chirurgici. Nel loro studio, i ricercatori hanno dimostrato che le cellule immunitarie nel sangue che irrorano il nervo nel sito della lesione, sintetizzano e rilasciano la molecola FL, che si lega e attiva FLT3, innescando una reazione a catena nel sistema sensoriale che provoca la sensazione di dolore. È stato rivelato che FLT3 induce e mantiene il dolore agendo su altre componenti del sistema sensoriale, il cui ruolo è implicato nella cronicizzazione del dolore.

Una nuova molecola per intervenire

Dopo aver scoperto il ruolo di FLT3, i ricercatori hanno creato una molecola anti-FLT3 (BDT001) per individuare il sito di legame delle molecole, utilizzando un'analisi computerizzata dettagliata di tre milioni di possibili configurazioni. Questa molecola blocca la connessione tra FL e FLT3, impedendo la catena di eventi che porta alla cronicizzazione del dolore. Quando somministrato a soggetti animali, BDT001, dopo tre ore, riduce i sintomi tipici del dolore neuropatico come l'iperalgesia, l'aumentata sensibilità al dolore, e l'allodinia, il dolore causato da stimoli che normalmente non provocano dolore, con effetti della durata di 48 ore dopo una singola dose.

La scoperta di questi ricercatori potrà portare allo sviluppo di terapie innovative specifiche contro il dolore neuropatico e, a lungo termine, fornire sollievo a molte persone.