Verso lo sviluppo di un antibiotico contro i superbatteri

Secondo le stime dell’OMS entro il 2050 più di 10 milioni di persone all’anno saranno vittime delle infezioni e dei…

Secondo le stime dell’OMS entro il 2050 più di 10 milioni di persone all’anno saranno vittime delle infezioni e dei superbatteri resistenti ai farmaci. Lo sviluppo di nuovi antibiotici che possono essere utilizzati come risorsa quando altri farmaci sono inefficaci è quindi un'area di studio cruciale per i ricercatori sanitari. Gli scienziati dell'Università di Lincoln, nel Regno Unito, hanno creato una forma sintetica e semplificata dell’antibiotico teixobactin che è stata utilizzata per trattare un'infezione batterica nei topi, dimostrandosi efficace. I risultati di questo studio, pubblicati sul Journal of Medicinal Chemistry, costituiscono un passo avanti nel percorso verso lo sviluppo di una versione farmacologica del teixobactin che sia commerciabile.

La scoperta di teixobactin e la sua modalità d’azione

Il teixobactin è un antibiotico naturale scoperto nel 2015 dagli scienziati della Northeastern University di Boston in campioni di suolo. Esso è stato annunciato come un "gamechanger" nella battaglia contro gli agenti patogeni resistenti ad antibiotici come l’MRSA ed il VRE. La ragione della sua efficacia dipende dall'insolito meccanismo d'azione: invece di legarsi a proteine batteriche sintetizzate a partire dal materiale genetico, si lega a meno mutevoli molecole lipidiche che sono precursori essenziali della parete cellulare.

Una nuova versione di teixobactin per trattare le infezioni

Il gruppo dell’Università di Lincoln ha sviluppato una libreria di versioni sintetiche di teixobactin sostituendo gli amminoacidi chiave in punti specifici della struttura dell'antibiotico per renderlo più facile da ricreare. Dopo che queste versioni si sono dimostrate efficaci contro superbatteri patogeni in esperimenti condotti in vitro, i ricercatori del Singapore Eye Research Institute (SERI) hanno utilizzato una versione sintetica per trattare un'infezione batterica in un gruppo di topi. Oltre ad eliminare l'infezione, il teixobactin sintetizzato ha anche ridotto al minimo la gravità dell'infezione, al contrario dell’antibiotico utilizzato in genere, ovvero la moxifloxacina, che, in questa ricerca, è stato somministrato al gruppo di controllo. Questo studio preliminare suggerisce che il peptide modificato riduce il carico batterico e la gravità della malattia, aumentando così potenzialmente l’utilità terapeutica.

Il team dovrà svolgere ulteriori studi per creare una libreria più ampia di versioni sintetiche semplificate che possano essere utilizzate per un numero diversificato di applicazioni, portando avanti l'obiettivo di sviluppare un antibiotico terapeutico per uso umano. La forma sintetica semplificata sviluppata e testata dai ricercatori potrebbe divenire la base per una nuova classe di antibiotici, la prima sviluppata dopo 30 anni.